I “cartoni” di Paolo Gaidano

Domenica 6 marzo alle ore 16 prosegue la rassegna “Appuntamento al Museo” con il focus sulla sezione storico artistica a cura di Alessandra Montanera dal titolo I “cartoni” di Paolo Gaidano.
Il focus si propone di presentare e approfondire la conoscenza di questo artista, attraverso opere che attualmente non sono esposte al pubblico, con l’intento di valorizzare l’importante patrimonio museale.
Il costo di partecipazione è di € 5 a persona.

Attivissimo pittore di temi sacri oltre che ritrattista e autore di dipinti di genere molto apprezzati alle esposizioni della promotrice di Torino, Paolo Gaidano (1861-1916), torinese di origine, trovò apprezzamento e committenze anche nel Biellese.
Dopo gli studi presso l’Accademia Albertina di Torino, si specializzò nella grande decorazione monumentale ad affresco, dedicandosi a gandi opere, come gli affreschi del Duomo di Carignano.
Il Museo possiede un importante corpus grafico, tra disegni e cartoni preparatori per affreschi, utili per riprecorrere il modus operandi dell’artista.
Il corpus venne donato nel 1949 dal canonico Alessandro Cantono, cappellano a Trivero negli anni in cui il pittore fu impeganto nella decorazione della chiesa parrocchiale di Pettinengo e della quale, fra il 1890 e il 1891, ornò la volta della sacrestia – e il Museo ne conserva il cartone per lo spolvero – e la cupola.
Pochi anni dopo, nel 1896, fu incaricato nell’ambito della campagna di restauro della Chiesa di San Sebastiano, di realizzare ad affresco le lunette della facciata, in sostituzione degli antichi affreschi gaudenziani staccati alcuni anni prima e raffiguranti i santi Sebastiano, Pietro e Fabiano.
Gaidano fu anche un apprezzato ritrattista: il Ritratto di signora che possiede il Museo, bene esemplifica lo stile e il virtuosismo coloristico di cui fu maestro.