La Madonna Nera in trincea

Si inaugura al Museo del Territorio Biellese la mostra La Madonna nera in Trincea. Microstorie della Grande Guerra nei dipinti votivi del Santuario di Oropa che Associazione Stilelibero ha ideato insieme al Santuario di Oropa e che avvia le iniziative denominate “Biella Grande Guerra” promosse con il patrocinio della struttura di missione della Presidenza del Consiglio dei Ministri per le celebrazioni del Centenario della Grande Guerra.
L’esperienza drammatica della prima guerra mondiale e la fede profonda nella Vergine Bruna biellese si incontrano iconograficamente negli ex voto che i soldati fecero durante e alla fine del conflitto. Oggi a Oropa si conservano circa quaranta tavolette votive che testimoniano, attraverso un linguaggio espressivo tanto realistico – quasi fotografico – quanto simbologico, una devozione semplice e vera; le loro immagini, raccontate attraverso un percorso fotografico realizzato dall’associazione Stilelibero, saranno messe a disposizione del pubblico al Museo del Territorio Biellese.
Gli alpini, i bersaglieri e i fanti biellesi portarono con loro la Madonna Nera in trincea e tributarono a Lei la grazia ricevuta della vita conservata sciogliendo quei voti pittorici appesi ai muri del Santuario.
Il concept della mostra, però, non intende replicare il modello espositivo che già si può sperimentare salendo ad Oropa e percorrendo le gallerie degli ex voto. L’intento, in questo caso, è di evidenziare la composizione e i contenuti storici, sociali, antropologici piuttosto che tecnologici di un piccolo patrimonio di testimonianze irripetibili e straordinarie. Senza dimenticare che, dietro quelle immagini ingenue e spontanee, c’è il racconto individuale e puntuale di un fatto avvenuto davvero, di una situazione di pericolo reale, con l’angoscia e la paura di persone che vissero, una accanto all’altra, un lungo e tragico momento disumano per l’Europa e per il mondo.

Il percorso è curato da Luigi Spina e Danilo Craveia e ne fanno parte immagini che appartengono a soldati biellesi, ma non solo. Molti sono anche gli ex voto di combattenti per esempio del Canavese piuttosto che di Vercelli. Punto di partenza un censimento di ex voto dei santuari curato dal DocBi, da Sergio Trivero e Don Angelo Stefano Bessone.

“L’intenzione – dichiara Danilo Craveia, socio di Stilelibero e curatore della mostra insieme a Gigi Spina – è avvicinare il visitatore a un modo di leggere la storia in maniera differente, rispetto a quello cui è abituato. In genere la prima guerra mondiale è rappresentata attraverso immagini che ricordano momenti tragici del conflitto. Noi vogliamo, al contrario, celebrare situazioni in cui il bersagliere, piuttosto che l’alpino si è salvato da una situazione pericolosa. A questo proposito invitiamo anche le scuole a visitare il percorso, proprio per guidarli a leggere, quindi a riflettere sulla storia in chiave differente”.

Nel percorso espositivo è presente un’opera a tema ex voto realizzata per l’occasione dall’artista Gigi Piana.

Il progetto Biella Grande Guerra è patrocinato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e dalla Città di Biella e con il contributo della Fondazione CRT.

La mostra, aperta al pubblico dall’ 8 novembre al 6 dicembre, è visitabile nei seguenti orari: da mercoledì a venerdì 10-12.30/15-18.30
sabato e domenica 15-18.30.

Ingresso è libero.