La “pittura divisa”. Da Giuseppe Pellizza da Volpedo a Carlo Carrà

Dal 16 ottobre 2016 all’8 gennaio 2017 il Museo del Territorio Biellese accoglierà un dipinto di Giuseppe Pellizza da Volpedo, intitolato I due pastori nel prato di Mongini (Novembre), di proprietà della Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino. Il prestito di quest’opera si inserisce in un percorso di promozione che il Museo cittadino ha intrapreso per valorizzare le proprie collezioni storico-artistiche e in particolare quelle di Ottocento e Novecento.

La “pittura divisa”. Da Giuseppe Pellizza da Volpedo a Carlo Carrà è il titolo dell’esposizione che metterà in relazione il dipinto torinese con un nucleo di opere di fine Otto e inizio Novecento di proprietà del museo biellese.
Il dipinto “ospite” permetterà infatti di rileggere e approfondire le collezioni del Museo con una visione rinnovata e ampliata. Protagonista del percorso diventerà la “pittura divisa”, ovvero quel modo di dipingere che caratterizzerà la pittura italiana di fine Ottocento – nota come Divisionismo – e che aprirà la strada verso quella modernità che si espliciterà nel secolo successivo e che verrà ben interpretata dal Futurismo. Non solo, l’arrivo a Biella del dipinto di Pellizza da Volpedo si rivela in verità essere un “ritorno”: l’opera, infatti, era appartenuta a Bruno Blotto Baldo, industriale e appassionato collezionista, nonché Sindaco di Biella per un decennio. A lui si deve la presenza in Museo del capolavoro di Emilio Longoni, “Riflessioni di un affamato”, donato nel 1952, insieme alle opere di Giuseppe Pellizza da Volpedo, Lorenzo Delleani, Carlo Carrà e Carmelo Cappello.
Protagoniste del percorso espositivo saranno inoltre: “Riflessioni di un affamato” di Emilio Longoni, appena rientrata dalla mostra “I pittori della luce. Dal divisionismo al Futurismo”, tenutasi a Madrid e poi al Mart di Rovereto, il “Raggio di sole” di Pellizza da Volpedo, precedente alle sperimentazioni divisioniste, il “Meriggo a Sagliano” di Carlo Carrà che bene esplicita come la pittura divisionista sia stata la “porta” verso la modernità, che porterà molti artisti verso le sperimentazioni futuriste novecentesche. Infine, troveranno spazio anche artisti come Cesare Maggi, rimasto folgorato dalla pittura di Giovanni Segantini, pittore divisionista per eccellenza e il biellese Giuseppe Bozzalla che, figlio del proprio tempo, non potè rimanere estraneo a tali ricerche che sperimentò in maniera molto personale.

Giovedì 24 novembre, ore 17,30
Visita guidata all’esposizione, a cura di Alessandra Montanera
Costo di  partecipazione: € 5,00, comprensivo del biglietto di ingresso all’esposizione

Sabato 26 novembre, ore 16
Laboratorio didattico, per bambini da 5 a 10 anni, LA PITTURA DIVISA, a cura di Francesca Nicoli
Prenotazione obbligatoria allo 015 2529345 | 329 9029036 (max 15 bambini)
Costo di  partecipazione: € 5,00 a bambino

Sabato 7 gennaio, ore 16
Visita guidata all’esposizione, a cura di Alessandra Montanera
Costo di  partecipazione: € 5,00, comprensivo del biglietto di ingresso all’esposizione
Prenotazione obbligatoria allo 015 2529345 | 329 9029036 (max 25 persone)

ORARI
Da mercoledì a venerdì, ore 10.00-12.30 e 15.00-18.30
Sabato e domenica, ore 15.00-18.30

BIGLIETTI
€ 5,00 intero
€ 3,00 ridotto

Possibilità di visite guidate per gruppi e attività didattiche per le scuole