Laboratorio didattico per famiglie con bambini dai 6 agli 11 anni

Laboratorio didattico per famiglie con bambini dai 6 agli 11 anni venerdì 16 o venerdì 30 giugno 2023 dalle 16.30 alle 18, in occasione della mostra di Giorgio Griffa Segno e disegno.

Lascia il segno!

Un’occasione per i giovani visitatori di entrare in contatto con l’arte contemporanea. Durante la visita guidata e il laboratorio didattico, i partecipanti avranno l’opportunità di assumere un ruolo attivo nella scoperta e nell’osservazione critica delle opere esposte. Saranno incoraggiati a esplorare il linguaggio visivo dell’artista, il suo uso del segno e della forma e a comprendere le diverse interpretazioni che possono scaturire da un’opera d’arte.

Tutti all’opera

In seguito alla visita guidata, i partecipanti avranno la possibilità di esprimere la propria creatività attraverso un laboratorio didattico. Grazie alla generosa collaborazione di Reda, rinomata eccellenza tessile biellese, saranno forniti pezzi di tessuto ai partecipanti, che potranno utilizzarli come tela per creare le proprie opere d’arte ispirate ai lavori di Giorgio Griffa.
Lascia il segno! ed esplora il mondo affascinante dell’arte contemporanea con Giorgio Griffa.

Info

L’attività è al completo
Massimo 10 bambini partecipanti con adulto accompagnatore
museo@comune.biella.it
015 2529345

Giorgio Griffa a Biella fino al 2 luglio 2023

Giorgio Griffa a Biella fino al 2 luglio 2023 con la mostra “Segno e Disegno. Il linguaggio artistico di Giorgio Griffa incontra l’eccellenza tessile biellese” nelle sale espositive al piano terreno del chiostro di San Sebastiano.

Nei grandi musei del mondo

Visibili in musei come la Tate Modern Gallery di Londra, il Museo del 900 di Milano, il Castello di Rivoli e il Dallas Museum of Art negli Stati Uniti, le opere di Griffa si distinguono per la peculiare progressione di Segni primari, su tele prive di telaio e cornice. Linee e segni che si configurano come interventi ogni volta differenti per spessore e per colore, su superfici segnate dalle sottili piegature della tela, che formano una griglia di ombre e luci, risultato dell’incontro tra le memorie del gesto e del segno. «Io sono convinto – ha spiegato Griffa – che la pittura ha questa memoria così forte, così importante, per cui l’unico gesto che mi resta da fare è quello di mettere il pennello, la mia mano al servizio della pittura».

Attività didattiche per bambini e famiglie

Grazie ai laboratori organizzati per l’occasione, questa esposizione a ingresso libero sarà molto interessante anche per i più giovani, per conoscere un autore che ha saputo far suo il supporto per il quale il territorio è famoso nel mondo: il tessuto. E grazie alla collaborazione con Reda, nota eccellenza tessile biellese, che fornirà parti di pezze di lana, i più piccoli potranno cimentarsi in attività didattiche che li porteranno a creare la loro opera, prendendo spunto da quelle in mostra.

Il commento degli organizzatori

Racconta Rocco de Ruvo, curatore dell’evento insieme a Davide Volpe: «L’apprezzamento verso la produzione artistica di Giorgio Griffa nasce non più tardi di 5 anni fa grazie a Davide Volpe, caro amico e fine collezionista che mi ha affiancato in questa appassionante avventura. La sensazione che mi lasciò la visione di un’opera del Maestro, apparentemente così semplice nella sua definizione, fu così emozionante da stimolare la curiosità di capirla, conoscerla, comprenderla ed entrarci in sintonia». Così de Ruvo iniziò a frequentare mostre, gallerie e fiere d’arte, approfondendone la conoscenza. Un percorso che oggi, grazie alla preziosa collaborazione dei tanti soggetti coinvolti, porta Giorgio Griffa a Biella in una mostra d’arte di ampio respiro che si pone l’ambizioso obiettivo di abbracciare l’intero arco produttivo del maestro torinese, che con la sua produzione sta lasciando un segno indelebile nel panorama contemporaneo internazionale.

L’assessore alla Cultura del Comune di Biella, Massimiliano Gaggino, dichiara: «Con questa mostra sull’artista internazionale Giorgio Griffa concludo, con un anno di anticipo e non per cause dipendenti da me (per la ristrutturazione dei locali), l’attività di organizzazione delle esposizioni al nostro Museo del Territorio. Termino con dispiacere per le tante opportunità culturali che avevo in mente di pianificare. Sono invece molto soddisfatto di aver portato un artista di questo calibro perché è uno degli esponenti più importanti dell’astrattismo e mi pareva straordinario farlo conoscere ai biellesi e anche ai bambini del nostro territorio che grazie ai laboratori potranno avvicinare questa tecnica artistica per meglio comprendere l’evoluzione della storia dell’arte».

Info

Fino a domenica 2 luglio 2023 | Ingresso libero
Orari: giovedì 10-14 | venerdì 14-18 | sabato, domenica e festivi 10-18
museo@comune.biella.it
015 2529345

Il progetto è nato grazie alla collaborazione di: Massimiliano Gaggino, assessore alla Cultura; Rocco de Ruvo, ideatore della mostra, collezionista e grande estimatore delle opere e dell’attività artistica di Giorgio Griffa; architetto Davide Volpe, collezionista; Vincenzo Rotondo, curatore del padiglione della Repubblica di San Marino alla Biennale di Venezia 2022; Liuteria Minuta di Carolina Venturin per la musica.

Conferenza a ingresso libero: venerdì 21 aprile alle ore 18

Conferenza a ingresso libero venerdì 21 aprile alle ore 18, a cura della restauratrice Cinzia Oliva, moderata da Angela Deodato, conservatore archeologo del museo. Ultima delle tre conferenze organizzate in occasione della mostra Da Taaset a Tutankhamon, si parlerà di restauro di mummie egizie umane e di animali.

I segreti delle mummie

Il restauro è un’operazione che consente di mettere in sicurezza i manufatti, rimuovendo le cause di degrado, ma è anche un’occasione speciale di conoscenza e di approfondimento delle tecniche esecutive e dei materiali utilizzati nel corso delle imbalsamazioni. Si accompagna a un’attività di ricerca svolta attraverso lo studio dei materiali e le nuove tecniche diagnostiche, che permettono di determinare l’età dell’essere mummificato, il metodo di imbalsamazione, la disposizione delle bende e la composizione chimica delle resine e dei pigmenti utilizzati e in alcuni casi anche la causa della morte.

«La donna che sussurra alle mummie»

Docente di tecniche di restauro presso il corso di “Conservazione e restauro dei Beni Culturali” dell’Università di Torino, Cinzia Oliva si è formata al “Victoria and Albert Museum” di Londra. Dal 1985 opera come restauratrice di manufatti tessili, dai merletti agli arazzi, dalle tappezzerie ai costumi, fino ai paramenti ecclesiastici e materiali archeologici che coprono un arco temporale millenario. Il quotidiano La Repubblica l’ha definita «la donna che sussurra alle mummie». Dal 1998 si è infatti specializzata nel restauro di mummie egizie, umane e di animali: in questo ambito ha lavorato al Museo Egizio di Torino, ai Musei Vaticani e sulle collezioni archeologiche di Milano, Bologna, Venezia e Napoli. Nel capoluogo piemontese ha recentemente completato un progetto di restauro della collezione di mummie animali del Museo Egizio, con cui ha collaborato anche alla pubblicazione del catalogo.
In questa conferenza, con lei scopriremo quali segreti possono svelare i tessuti che avvolgono le mummie.

Info

Venerdì 21 aprile 2023 alle ore 18
Ingresso libero
museo@comune.biella.it
015 2529345

Disegniamo l’arte: sabato 15 e domenica 16 aprile

Disegniamo l’arte è un’iniziativa promossa ogni anno da Abbonamento Musei Piemonte per radunare famiglie e bambini attorno alle bellezze del territorio e invitarli a cogliere le molte suggestioni che gli spazi museali possono evocare.
Quest’anno il museo proporrà l’iniziativa Accademia Z – gli studenti salgono in cattedra, organizzata in collaborazione con una classe quinta del Liceo Artistico “G. & Q. Sella” di Biella.

Esposizione, laboratorio didattico e visita guidata

Sabato pomeriggio alle ore 14.30 verrà inaugurata l’esposizione dei lavori realizzati dai ragazzi nell’ambito di un progetto di “copia dal vero” che si è svolto durante l’anno scolastico. Tale percorso, sviluppato con la professoressa Nadia Landrino, li ha visti impegnati a copiare o reinterpretare le opere esposte nelle sale.
Con il supporto del personale del museo, saranno proprio gli studenti a guidare il pubblico alla scoperta dei loro elaborati, attraverso un allestimento progettato da loro.
A seguire, alle ore 16, ci sarà un laboratorio didattico per famiglie, ideato e condotto in collaborazione con i ragazzi del liceo, che si metteranno in gioco nell’accompagnare i partecipanti in varie attività ispirate alle collezioni museali. Per partecipare a questa attività, gratuita e rivolta a famiglie con bambini dai 6 agli 11 anni, è prevista la prenotazione.
Domenica pomeriggio invece continuerà l’esposizione al piano terra del chiostro e i giovani liceali potranno illustrare direttamente la propria opera ai visitatori del museo.

In merito a questo progetto legato a “Disegniamo l’arte”, l’assessore Gaggino dichiara: «il valore di questa collaborazione tra museo e scuola si è rivelata un’esperienza arricchente, sinergica e di scambio, sia per gli operatori museali che per i ragazzi che hanno accolto questa proposta con grande entusiasmo e umiltà. Gli studenti si sono messi in gioco nell’allestimento, nella programmazione e nella conduzione dell’attività, in costante confronto con le professionalità che operano in museo».

Info e prenotazioni

La partecipazione al laboratorio è gratuita con prenotazione obbligatoria (entro venerdì 14 aprile).
Max 30 bambini partecipanti (età 6 – 11 anni) accompagnati.
Chiama: 015 2529345
o scrivi a: museo@comune.biella.it

Le studentesse e gli studenti

Grafica:
Anna Robino, Alice Piantino, Denise Ferriuolo, Younis Benmimoune, Alessio Famularo, Carlotta Pasquadibisceglie, Elisa Francini.

Comunicazione:
Elisa Francini, Michael Ndukwu-Botta, Caitlynjane Sunico.

Elaborazione attività didattica:
Beatrice Donzelli, Melissa D’ambrosio, Martina Seimandi, Aurora Carlomagno, Alessandra Ciccarelli, Elisa Bui, Rebecca Chigioni, Martina Pozzato, Camilla Feltrin, Stefania Calabrese, Beatrice Donzelli, Carlotta Pasquadibisceglie.

Assistenza attività didattica:
Melissa D’ambrosia, Beatrice Donzelli, Aurora Carlomagno, Elisa Bui, Alessandra Ciccarelli, Camilla Feltrin , Martina Pozzato, Carlotta Pasquadibisceglie.

Scrittura didascalie delle opere:
Giulia Gronda, Martina Seimandi, Sofia Cestariolli, Katya Merendino, Sabrina Falzone, Manuel Milani, Samuele Corigliano, Stefania Calabrese, Maria Chiara Pedullà.

Copia dal vero:
Sabrina Falzone, Ginevra Battelli, Maria Chiara Pedullá, Sofia Cestariolli, Martina Seimandi, Younis Benmimoune , Giulia Gronda.

Guide:
Denise Ferriuolo, Anna Robino.

Fantheon: attività per famiglie con bambini dagli 8 anni (al completo)

Fantheon: venerdì 31 marzo 2023 dalle 16.30 alle 18 visita guidata con laboratorio per famiglie con bambini e ragazzi dagli 8 anni. Un’attività che strizza l’occhio al celebre gioco da tavolo “Indovina chi”.

Nella nostra versione, i protagonisti saranno le divinità del pantheon egizio, delle quali impareremo insieme a conoscere attributi e poteri. Ogni singolo amuleto della collezione egizia esposta in museo potrà rivivere grazie alla visita guidata. E con l’avvincente esperienza virtuale sbirceremo all’interno della tomba di Tutankhamon, alla ricerca di sciacalli, tori, falchi e altri animali.

Il gioco

I bambini saranno accompagnati alla scoperta delle divinità totalmente o parzialmente zoomorfe. Emergerà così il significato di ogni singola connotazione animale, per poter offrire ai partecipanti una visione complessiva del variegato pantheon egizio.
Conclusa questa prima parte, ogni bimbo progetterà e realizzerà il suo “Indovina chi”, creando le schede da gioco e applicandole alla struttura di supporto. Saremo quindi pronti per la sfida: i giocatori sceglieranno una scheda con una divinità sconosciuta all’avversario e facendosi domande dovranno tentare di indovinare il personaggio misterioso dello sfidante.

Info

Fantheon: venerdì 31 marzo 2023 dalle 16.30 alle 18
Attività gratuita con prenotazione obbligatoria entro giovedì 30 marzo 2023
Massimo 12 bambini partecipanti con adulto accompagnatore (posti disponibili esauriti)
museo@comune.biella.it
015 2529345

Musei in rete: visita guidata all’Ecomuseo di Bagneri

Musei in rete: il Museo del Territorio Biellese, in collaborazione con la Rete Museale Biellese, prosegue con la promozione di visite guidate gratuite per mettere in relazione il patrimonio storico, archeologico e artistico del Museo con il territorio, permettendo al contempo la valorizzazione dei siti aderenti alla Rete. Il quarto appuntamento con l’Ecomuseo della Civiltà Montanara di Bagneri è fissato per sabato 1 aprile.

Vita d’alpeggio

Il ritrovo è alle ore 10 presso il Museo del Territorio Biellese. Qui i partecipanti saranno accolti e introdotti al programma con la visita guidata alla collezione etnografica donata da Giacomo Calleri, attualmente non esposta in museo. Una collezione composta di utensili provenienti dagli alpeggi biellesi e utilizzati per la produzione casearia.

bagneri biella

Il programma prevede il trasferimento in pullman da Biella. L’arrivo nei pressi di Bagneri è previsto alle ore 12. Il sito verrà raggiunto a piedi con breve percorso su mulattiera, per questo è necessario che i partecipanti indossino abbigliamento e calzature adeguate all’ambiente montano. Si proseguirà con la visita guidata al borgo e all’Ecomuseo della Civiltà Montanara. È prevista la pausa per il pranzo al sacco a cui seguirà una piccola degustazione di prodotti locali offerta dall’Associazione Amici di Bagneri. Le attività si concluderanno alle ore 16 per permettere il rientro in pullman a Biella intorno alle ore 17.

Info

Sabato 1 aprile dalle ore 10.
La partecipazione a Musei in rete è gratuita con prenotazione obbligatoria entro giovedì 30 marzo (massimo 25 persone).
In caso di maltempo, l’evento sarà posticipato a sabato 6 maggio.
Chiama: 015 2529345
o scrivi a: museo@comune.biella.it

Beppe Moiso del Museo Egizio di Torino venerdì 24 marzo alle 18

Beppe Moiso, curatore del Museo Egizio di Torino, sarà il relatore della conferenza a ingresso libero di venerdì 24 marzo alle ore 18 al Museo del Territorio Biellese. Al suo fianco, il conservatore archeologo del museo Angela Deodato.

In occasione della mostra Da Taaset a Tutankhamon, verranno presentate suggestive immagini inedite delle tappe fondamentali della formazione del Museo Egizio di Torino. Una particolare attenzione andrà agli scavi condotti dalla M.A.I., la Missione Archeologica Italiana creata nel 1903 e diretta da Ernesto Schiaparelli per quasi vent’anni.

Dalle Alpi alle Piramidi. Gli scavi di Schiaparelli in Egitto

Un’occasione per raccontare vent’anni di ricerche che resero grande il già grande museo torinese. La fondazione del Museo Egizio di Torino nell’autunno del 1824 segnò infatti un importante punto di arrivo con l’acquisto della collezione di antichità riunite in Egitto dal piemontese Bernardino Drovetti. Ma fu anche un punto di partenza rivolto allo studio e alla comprensione dei tanti oggetti (oltre 5.000), la cui identità era ancora poco o completamente sconosciuta.
Soltanto due anni prima, Jean Francois Champollion aveva scoperto la chiave per la lettura della scrittura geroglifica. Centinaia di iscrizioni su papiri, stele, statue e sarcofagi, attendevano di essere lette. La presenza di Champollion a Torino contribuì al riconoscimento di documenti di estrema importanza, tra cui il Papiro dei re. Si riuscì inoltre ad accertare lo straordinario valore della collezione, giustificando così l’importante impegno economico sostenuto da Casa Savoia.
Tuttavia con le nuove conoscenze e l’affermarsi della neonata disciplina egittologica, si comprese che la collezione Drovetti, seppur una delle più importanti fuori dall’Egitto, da sola non bastava a documentare oltre 4mila anni di storia.

Le campagne lungo il Nilo

Nell’autunno del 1894, con l’arrivo a Torino di Ernesto Schiaparelli – biellese di origine e primo egittologo chiamato a dirigere il museo – verrà avviato un lungo percorso di arricchimento delle collezioni, con acquisti, ma principalmente con scavi archeologici. Dal 1903 al 1920, 12 campagne interessarono 11 località lungo il Nilo. Partendo da Giza, ai piedi delle piramidi, fino ad Assuan, ai confini con la Nubia. Schiaparelli voleva scoprire tipologie di materiali non presenti in museo, documentando nel contempo aree archeologiche sconosciute, con risultati straordinari.
Giunsero a Torino oltre 30.000 reperti, rinvenuti principalmente in centri minori, che illustravano gli aspetti della vita quotidiana del popolo egizio. Nelle sue ricerche Schiaparelli ebbe modo di avvalersi di preziosi collaboratori, tutti fotografi capaci, come Francesco Ballerini e Virginio Rosa, che testimoniarono il lavoro sul campo con puntuali annotazioni e migliaia di scatti, fissando così momenti irripetibili dello scavo e delle scoperte.

Info

Venerdì 24 marzo 2023 alle ore 18 | ingresso libero
museo@comune.biella.it
015 2529345

Beppe Moiso è curatore del Museo Egizio di Torino e coordinatore della ricerca archivistica legata alla storia del museo e delle sue collezioni. Si occupa dell’attività archeologica condotta in Egitto da Ernesto Schiaparelli e Giulio Farina, in particolare con lo studio dei risultati della campagna di scavi a Gebelein nel 1911, condotta da Virginio Rosa. È responsabile dell’archivio fotografico storico del museo, del suo riordino, studio e messa on line dei materiali, in parte già disponibili sul sito del museo. Ha lavorato come responsabile alle ricostruzioni nella necropoli tebana, in Egitto dal 1976 al 2007, con le missioni archeologiche dell’Università di Roma “La Sapienza “e di Torino. Ha partecipato dal 1995, a campagne di rilevamento topografico e di scavo nel sito di Gebelein con la missione del Museo Egizio di Torino. È autore di volumi dedicati principalmente alla Storia del Museo torinese e sui risultati della ricerca archeologica.
Modera l’incontro Angela Deodato, conservatore archeologo del Museo del Territorio Biellese.

Conferenza a ingresso libero: venerdì 24 febbraio alle ore 18

Conferenza a ingresso libero venerdì 24 febbraio alle ore 18, a cura di Mariacristina Marchegiani, conservatore archeologo dei Musei Civici di Asti, moderata da Angela Deodato, conservatore archeologo del museo.

Tra le numerose attività organizzate in occasione della mostra Da Taaset a Tutankhamon, questa conferenza è la prima di una serie a ingresso libero. Venerdì 24 febbraio alle ore 18 al Museo del Territorio Biellese si parlerà della piccola e preziosa collezione egizia del Civico Museo Archeologico di Asti. In particolare del sarcofago femminile e della sua mummia.

La mummia femminile di Asti: un cold case dall’antico Egitto

Tra il 1901 e il 1903, sulla scia dell’interesse suscitato dalla costituzione del Museo Egizio di Torino, il conte Leonetto Ottolenghi volle dotare il museo di Asti, all’epoca in palazzo Alfieri, di una sezione egizia.

Il conte acquistò una rara tipologia di sarcofago femminile, con copricapo decorato da motivi floreali. I sarcofagi di simile fattura, ad oggi conosciuti, sono sette e tutti femminili. Le indagini più recenti e sofisticate sul sarcofago e sulla mummia di Asti, nell’ambito del progetto “Signora delle Ninfee”, hanno permesso di ricostruire frammenti di vita della più esotica e antica ospite dei musei astigiani.

Una storia ancora avvolta dal mistero

Lo splendido sarcofago fu l’ultima dimora di una donna, che con ogni probabilità visse a Tebe o in un luogo vicino alla capitale del Nuovo Regno, tra la XXI (1070-945) e la XXII dinastia (945-715). Di questa donna, che morì relativamente giovane, tra i 30 e i 35 anni, non conosciamo il nome, né i suoi titoli. Le iscrizioni presenti sul sarcofago corrispondono a generiche formule funerarie, lasciando in ombra l’identità e il ruolo ricoperto in vita dalla defunta.

Sappiamo però che durante la sua breve vita subì un incidente che le causò la quasi totale perdita dei denti dell’arcata superiore e importanti lesioni ossee al volto. Sopravvisse, ma quanto influirono sulla sua vita di giovane donna la perdita dei denti e l’asimmetria evidente, chiaramente leggibile nella ricostruzione del volto? Le analisi ancora in corso permetteranno di risolvere questo cold case dell’antichità?

Info

Venerdì 24 febbraio 2023 alle ore 18 | ingresso libero
museo@comune.biella.it
015 2529345

La conferenza è a cura di Mariacristina Marchegiani.
Conservatore archeologo delle Civiche Collezioni Archeologiche dei Musei di Asti, consulente del Comune di Asti e incaricata della stesura del progetto scientifico del costituendo Museo Archeologico. Archeologa laureata in Lettere Classiche, si specializza in archeologia dell’Italia preromana alla scuola di specializzazione di Matera (Università di Potenza). In seguito ottiene il Master in didattica generale e museale presso l’università di Roma 3. Ha lavorato come collaboratore esterno in diverse soprintendenze archeologiche e partecipato a scavi con l’Università di Torino a Locri, Pomarico, Metaponto e Tarquinia. Ha collaborato alla catalogazione del materiale ceramico e metallico dei Musei Reali di Torino, nell’ambito del progetto “Antichità Reali”. Infine, ha condotto studi e percorsi didattici per iI Museo Egizio di Torino.
Modera l’incontro Angela Deodato, conservatore archeologo del Museo del Territorio Biellese.

 

 

TUTANCAMPUS: visita guidata e laboratorio didattico dagli 8 anni

TUTANCAMPUS: è già al completo la visita guidata con laboratorio didattico per bambini e ragazzi dagli 8 anni. Martedì 21 febbraio 2023 dalle 9 alle 12 costruiamo la maschera di Tutankhamon con la guida esperta delle archeologhe del Museo del Territorio Biellese. Tra dune, tombe, fotografie magiche e realtà virtuale, sfruttiamo l’occasione del Carnevale per addentrarci nella storia dell’Antico Egitto e realizzare una maschera da sfoggiare durante una sfilata degna di un faraone.

Tutancampus

Per creare questo travestimento originale ispirato dalla cultura egizia, dovremo però approfondire la storia e stimolare la nostra capacità di osservazione. Diventeremo quindi esploratori di un mondo lontano nel tempo, ma ancora presente grazie ai reperti archeologici. Conosceremo una vera mummia, di nome Taaset, ed entreremo virtualmente nella tomba di Tutankhamon.

Costruisci la maschera di Tutankhamon

Qual è il legame fra gli Egizi e il nostro territorio? In che modo gli esploratori facevano le loro scoperte e come le documentavano? Esistono collegamenti fra le tecnologie usate in passato e quelle di oggi?
Sono tante le domande a cui risponderemo insieme, prima di fare la nostra copia variopinta della maschera di uno dei faraoni più famosi di tutti i tempi.

Info e prenotazioni

Martedì 21 febbraio 2023 dalle 9 alle 12 (al completo)
Tariffa: 5,oo €
Massimo 15 partecipanti
Prenotazione obbligatoria entro venerdì 17 febbraio 2023
museo@comune.biella.it
015 2529345